Damiano D’Angelo: “Poter costruire un campetto da basket in sua memoria era un sogno. Quello di poter regalare qualcosa a chi non ce l’ha e di poter aiutare i più deboli.
Nasce tutto da un’iniziativa di Iotifosveva e de La Giornata Tipo, che hanno scelto di donare alla nostra famiglia dei fondi ricavati dalla vendita di una canotta da basket. Pensate… una sola canotta da basket ha permesso la costruzione di un campo intero!
Mi sono informato, ho progettato e, grazie a quella donazione, allo stretto legame con l’associazione Viving e all’esperienza di Alice for Children (che da 15 anni sviluppa programmi in Kenya a favore dell’infanzia più vulnerabile), alla fine ho realizzato. Oggi possiamo finalmente dire di avercela fatta. Abbiamo costruito un campo da basket nel cortile di una delle baraccopoli più complicate della periferia di Nairobi, in una scuola a Korogocho.
Prima del campo in questo cortile c’era un fiumiciattolo che portava rifiuti nel fiume principale con annesso fetore e materiale che contaminava la terra e l’aria causando malattie. Ora invece c’è il campo che ha voluto Valerio, con su scritto “I feel this game” (il titolo di uno dei suoi libri) dove i ragazzi possono imparare a fare sport e grazie ad esso avere una speranza in più nella vita.
Qui tornerò tutti gli anni perché questo è diventato un angolo della mia casa. Faremo formazione agli insegnanti della scuola, in modo che durante l’inverno possano allenare i bambini e parallelamente svolgere dei camp sportivi per i ragazzi del posto, dai più piccoli ai più grandi.
Vi racconto un piccolo aneddoto: ho conosciuto Michael, ha 8 anni, e mi ha conquistato facendomi passare la palla sotto le gambe con una facilità disarmante al primo allenamento di basket della sua vita. Mi ha chiesto di allenarlo, di diventare il suo coach. Gli ho promesso che tornerò e che intanto lo sosterrò a distanza per aiutarlo a realizzare i suoi sogni.
L’obiettivo è quello di costruire un nuovo campetto e una nuova area sportiva/formativa ogni anno. Il pensiero che ci siano tanti bambini meno fortunati che possono investire tempo ed energie nella pallacanestro è la cosa che Valerio avrebbe sempre sognato.
Ora vi lascio citandovi la sua frase preferita, così come l’abbiamo scritta su quel campo per poter dare motivazione e coraggio anche a quei bambini che vivono una realtà a dir poco devastante. Una frase pronunciata dal suo campione preferito e che magari ora ha preso il mio posto in quelle sfide 1 contro 1 con Valerio: ‘Everything negative, pressure – challenges, is all an opportunity for me to rise.’ (Kobe Bryant)”.
